Si chiama Andrea Gandini e quello che fa
è davvero magico
Diciotto anni, romano, un liceale tra tanti come si potrebbe pensare e invece no. Andrea Gandini, durante le vacanze di natale, mentre i suoi compagni di classe si dedicavano completamente allo svago, lui si preoccupava di migliorare la sua città. Non per soldi, né per gloria, ma per puro desiderio di arte.
Troppo spesso si punta il dito contro l’incuria delle città in cui viviamo, senza però poi preoccuparci di continuare a sporcarle: Andrea invece ha deciso di passare dalla mera lamentela all’azione, portando l’arte in strada. Non stiamo parla di graffiti ma di vere e proprie sculture intagliate nei ceppi dei platani e degli alberi di Giuda, che si trovano ai lati delle carreggiate di Testaccio e della circonvallazione Ostiense.
L’dea è nata qualche mese fa ed è partita
dalle zone dell’Aventino e di Monteverde: così armato di scalpello e mazzuola, scolpisce volti che paiono uscire dai tronchi degli alberi recisi.
Se gli si chiede cosa intende fare da grande lui risponde, come la maggior parte dei suoi coetanei, di non saperlo: per ora completerà gli studi artistici intrapresi e continuerà a dedicarsi a questa sua passione che fa bene alle strade della città.